L’attività teatrale sperimentale si incentra sulla realizzazione di un laboratorio che ha per protagonista uno degli elementi più caratteristici e indispensabili nel costume di chi fa teatro: la maschera. Al gruppo è stata proposta una breve immersione all’interno della storia della maschera: dall’uso che ne facevano i popoli antichi al teatro greco-romano, dal Medioevo al XVII secolo con la commedia dell’arte. L’intervento di Franco Ferrante e del figlio hanno dimostrato al gruppo come si costruisce una maschera vera, come si interpreta con la voce e la postura del corpo personaggi come Arlecchino, Pantalone ed altri classici della Commedia dell’Arte. Poi, mediante il recupero di materiali naturali come rafia, pellami, stoffe, conchiglie, piume, ogni partecipante ha costruito la propria maschera, l’ha adattata al proprio personaggio, si sono inventate delle storie di animali del bosco o si sono animate delle filastrocche in friulano. Se la maschera copre il volto, il resto del corpo deve interpretare i sentimenti e le emozioni, deve raccontare la propria parte all’interno della storia, deve danzare in sintonia con gli altri amici, … Considerato l’elevato numero, i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi.
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Partecipanti: ventotto tra bambini e ragazzi
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Insegnanti responsabili del laboratorio: Loredana Fabbro, Manuela Vignando, Mario Grosso.
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Musiche: Manuela Vignando
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Interventi di esperti esterni: Franco Ferrante, Tiziana Pagotto
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Collaborazione dei genitori per la realizzazione di maschere, costumi e scenografia
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Regia: Loredana Fabbro